Se potessi definirla nella sua “essenza”, la definirei: selvaggia, irriverente, solare, folle, spumeggiante. E non solo.
Perché ogni volta che viene da me a comprare del vino, ce la raccontiamo.
Ma oggi, per il suo cinquantesimo compleanno, entrò in ADV poco convinta (anche nella scelta del vino), cosa che non le si addice.
— “Raccontami dei vini maturi, Silvia, quelli che vale la pena comprare quando si compiono 50 anni!”
— “Ma tanti auguri, Arianna, auguri, auguri, auguri…” e mi ricordai che pochi giorni prima avevo letto un articolo che parlava dei vini maturi e li definiva più o meno così. Glielo lessi:
“Il tempo, il famoso tempo magico capace di donare al vino rosso la sua massima espressione, rendendolo un nettare sopraffino.”
— “Che definizione meravigliosa del tempo,” rispose.
— “Non pensi che, per certi aspetti, ci siano dei parallelismi tra le persone e il vino?”
— “Sai cosa penso, Arianna? Penso che un vino maturo sia una combinazione perfetta del sapere umano, dello sforzo di capire, di provare, di aver scoperto come e perché un vino può diventare maturo. Perché non tutti possono diventarlo! Ci sono persone che non maturano mai!” (Ahahaha!)
— “È grazie ai polifenoli, chiamati volgarmente ‘tannini’, e quindi alla varietà dell’uva, che un vino può diventare longevo. Può, ma non solo: anche le botti (il tipo di legno usato, la stagionatura) dove il vino apparentemente riposa contribuiscono alla maturazione. Il continuo e lento passaggio di ossigeno che dall’esterno entra all’interno, quasi a stuzzicare il vino, e attraversando i pori, dà vita a una lenta ossidazione: questa ossidazione conferisce una maggiore stabilità al vino. È un po’ come una danza magica, un corteggiarsi, tante piccole attenzioni, equilibri magicamente orchestrati dalla natura e dall’uomo.”
— “Il vino maturo cambia, un po’ come le persone: per esempio, spesso è difficile riconoscerne il carattere spregiudicato di quando era giovane. Cambia il colore, che da rosso rubino e porpora si trasforma in un elegante e potente rosso granato… e al gusto poi! È quasi una magia! I giovani e irruenti tannini si ammorbidiscono e la bocca viene avvolta da un’eleganza tutta nuova.”
— “Non rimane più niente dell’irruenza giovanile. Maturando, il vino si placa, esaltando solo il meglio di sé!”
— “Tutto il resto è acqua passata, la pazzia della gioventù svanisce, lasciando posto a una consapevole eleganza, a un carattere deciso e a una personalità unica.”
— “Oggi, Arianna, ti consiglio un magnifico vino, e se anche ti dimentichi di lui per qualche anno, gli farà solo bene!”
… Arianna mi guarda:
— “Beh! Se la mettiamo così… Sono quasi senza parole! Sarà per questo e, senza nessuna presunzione, che questi 50 anni ora li sento amici come non mai… e ti dirò di più: se maturo ancora un po’ non mi farà poi così male!!”
Cominciammo a ridere con la spregiudicatezza di due ragazzine… ormai mature.
Vino: Nebbiolo, Langhe, Cantina Roberto Voerzio annata 2014
Photo by Silvia
L’Essenza was published in Angolo DiVino on 17 / 02 / 2019 at 12:01 hs. © All rights reserved.