Ci sono persone che passano inosservate, semplicemente sanno “oscurarsi”, per comodità, per timidezza, per un momento……
Le ho dato un nome: Arianna. Arianna viene qualche volta, si siede nel tavolo più lontano, solitamente ordina uno o due bicchieri di vino bianco e poi silenziosamente se ne va…. quasi come non fosse mai entrata: il suo viso è triste, il suo aspetto un po’ sciatto, come se non le importasse nulla.
Mi sono sempre limitata a guardarla di sfuggita rispettando il suo apparente volere.
L’altro giorno però si è seduta più vicina. Io ero alle prese con una mia amica e sua figlia di 3 anni che in pochi minuti mi aveva smontato il negozio! E quando se ne andarono feci un sospiro di sollievo e a quel punto lei mi guardò e disse:
— “Certo che quando un bambino se ne va è come se si svuotasse la stanza!”
— “Sono così intensi, non trova?”
— “Io ne ho tanti di nipoti, sono già grandi e mi vogliono tanto bene. Figli non ne ho, ci ho provato ma non sono venuti.”
— “Sa, mio cognato è sposato in seconde nozze con un’italiana.”
— “Lei è italiana vero? Di dove? Mia cognata è di Bassano del Grappa, non sarebbe mia cognata ma è riuscita con il tempo ad esserlo. Sa, quando morì mia sorella, mio cognato si rifece una vita ed io all’inizio mi sono sentita in dovere di proteggere i miei nipoti, mi sembrava quasi ingiusto che una sconosciuta se li portasse via! Ma mi sbagliavo, è una donna meravigliosa e adesso siamo una grande famiglia.
Spesso vado a trovarla e mamma mia che freddo che fa da quelle parti! Però si mangia e si beve bene in Italia! E a fine serata arriva sempre la grappa o grappetta come dicono da quelle parti: una meraviglia!”
— “Parlo troppo, vero? Ma oggi ho proprio una brutta giornata: mi sono divorziata da qualche mese, finalmente ne ho avuto il coraggio. Sa cos’è la cosa più brutta di divorziarsi tardi? È che si perdono tutti gli amici o quelli che si consideravano amici, nessuno mi chiama più e mi sento terribilmente sola.”
— “Mi fanno sentire in colpa, come se a 65 anni uno non abbia il diritto di essere felice!”
— “Mi scusi ho parlato troppo, ma sono quasi tre giorni che convivo con il silenzio!”
— “La sto annoiando? Smetto subito se è così.”
Quando riuscii a prendere la parola sapevo tutto di lei! Ero piacevolmente sorpresa per aver scoperto in lei, nonostante una parte della tristezza, una donna vivace e con voglia di ricominciare, una donna coraggiosa con un’anima nobile e una dolcezza infinita.
Le risposi con un sorriso per spezzare l’imbarazzo e le chiesi:
— “Quindi le è piaciuta la grappa! Sa cosa dicono della grappa?”
Mi guardò con i suoi bellissimi occhi:
— “Me lo dica subito!”
Veramente me lo scrisse un caro amico e fa così: “L’amicizia quella vera è forte come la grappa. Goccia dopo goccia, con pazienza, conoscimento e amore le bucce dell’uva si trasformano attraverso alambicchi e vapore in un ricco liquido ad alta gradazione alcolica. Ci vuole il suo tempo però, non si improvvisa, è come una lunga e paziente amicizia, di quelle che non tradiscono; al contrario, più passa il tempo e più diventano meravigliose, ricche e dense di sostanza da gustare lentamente.”
Mi guardò e improvvisamente mi abbracciò.
— “Grazie,” mi sussurrò, “per avermi ascoltata.”
— “Il piacere fu solo mio, Arianna.”
Photo by Silvia
Arianna e la Grappa was published in Angolo DiVino on 17 / 02 / 2019 at 12:01 hs. © All rights reserved.