Certo è, che mi piace parlare ed ascoltare le persone che incontro, diciamo che è uno degli aspetti che più mi piacciono, oltre al buon vino!
Ma quando due vecchie amiche ti fanno visita, è tutta un’altra storia.
Sapevo che erano in città, ma ognuna di noi vive in posti diversi, trovarsi non sempre è facile.
E così, in mezzo al caos di Natale, una sera arrivano Arantxa e Macarena.
Arantxa sorride sempre alla vita, un concentrato di energia positiva e persona incredibilmente vera.
Macarena è una pazza e per tale va presa, ma la sua è una buona pazzia ed ha un cuore grande, generosa, simpatica e così incredibilmente ingenua, da non credere!
— Ehi! Sílvia!! — entra urlando Arantxa (tutti gli sguardi dei clienti si posarono su di lei).
Con il passo ampio, mi prende e mi abbraccia generosamente fregandosene dei clienti!
— Come stai? — Macarena con un sorriso disarmante la raggiunse.
Ci abbracciamo tutte e tre e scoppiamo a ridere così, per niente.
Quella sera avevo deciso di aprire un Amarone molto speciale, regalo di mio fratello, ma una sola bottiglia non sarebbe bastata.
Così, la anticipai stappando un vino a cui sono particolarmente affezionata: Mengoba 2015 tinto, un Bierzo elegante e vellutato, sorprendente in bocca.
Quando l’ultimo cliente chiuse la porta, ci fu un sospiro comune…
Ci raccontammo, rubandoci il tempo una con l’altra, complici e severe. Il Mengoba scivolò via come una goccia di rugiada su un petalo di rosa.
Macarena stranamente non aveva parlato molto, mancava quella parte autentica e un po’ pazza che la contraddistingue.
Improvvisamente i suoi occhi color miele cominciarono a brillare… e finalmente parlò:
— Sono un po’ ferita dentro, questo ripetersi nel tempo di delusioni… certo, sono sufficientemente forte! Però cazzo che dolore! E non guardarmi così, Arantxa! Non mi rimproverare! Hai sempre ragione: dovrei ormai sapere che gettarsi senza paracadute è un rischio stupido, ma non posso nemmeno, ogni volta che faccio un piccolo salto, “imbragarmi” per paura di farmi male! Ho bisogno di piangere, ok?
— Aspetta — replico io — prima apriamo l’Amarone! Con questo piangerai di gioia!
A quel punto, Arantxa si alzò in piedi:
— Si piensas que vas a estropearte esta noche por un hombre, estás equivocada! No te voy a dejar! Ya te lo dije el primer día! Protégete, seas egoísta, no deje que nadie pise tu alma!
A quel punto, con animo romantico:
— Dai, Arantxa, basta infierire. Se pur vero, la frittata ormai è fatta. Non si può cambiare l’indole delle persone, Macarena è così, è ciò che la rende unica. Ma scusa, perché non ci parli? Credo che, al di là del giusto o sbagliato, della tua idea, c’è un vasto campo. Prova a camminarci dentro e chiarisciti.
Annui. Il suo sguardo color del miele ci avvolse come un manto di solidarietà, ed anche Arantxa, fino ad allora severa, abbassò i toni.
— Sapete che vi dico? Se diventare grandi significa questo… forse avrei preferito rimanere piccola. Vi prometto che…
Arantxa ed io ci guardammo, consapevoli che non era così. Ma proprio per questo siamo amiche: ci piace così, ridere e piangere senza vergognarci di niente.
Un distillato di esperienze di vita che ci unisce e ci fa quasi invincibili… quasi!
L’Amarone fece il suo meraviglioso effetto, perle di saggezza uscirono dalle nostre bocche ad ogni sorso, come farebbe una pozione magica.
Anche Macarena riprese a sorridere, più forte che mai.
Arantxa e Macarena was published in Angolo DiVino on 19 / 02 / 2019 at 12:01 hs. © All rights reserved.